Pistola e polvere da sparo
di Angelica Rubino|clicca sul titolo per acquistarlo|
La protagonista del libro è Violante, una serva dal passato misterioso che si troverà catapultata nella nobiltà e nella precaria vita politica della Francia pre-rivoluzionaria. La storia di Violante è strettamente legata a quella di Isa, donna dei nostri tempi ma sua discendente. Sullo sfondo un tesoro misterioso...
La narrazione si svolge con un susseguirsi di relazioni sentimentali, di tradimenti, falsità, invidia e rancori, questo fino alla fine del libro che si conclude con il trionfo dell'amore di un donna che ha un'anima autentica.
Il racconto prende spunto da un avvenimento che accade nei giorni nostri ed è l’inaspettata visita ad una signora, vedova e con un figlio, da parte di un notaio francese, che la informa del fatto che il suo assistito, un tale Pierre Ullieul, l’aveva designata erede delle sue proprietà nella cittadina francese di Carcassonne, appartenute al ducato dei Leroy e avvolta dalla leggenda che narra d’un tesoro nascosto in quel luogo.
L'introduzione funge da input alla storia e tramite essa si fa un tuffo nel passato che snoda la storia e solo al termine riusciamo a ricollegare tutti i pezzi e avere un quadro completo.
I capitoli sono suddivisi male, almeno secondo me, capitoli che sembrano "autoconclusivi", cioè raccontano una cosa che poi nel capitolo successivo non troviamo più, oppure troviamo che la narrazione termina e si parla di un'altra cosa, a volte collegata a parecchie righe prima e poi termina il capitolo per iniziarne un altro che non continua almeno in parte la narrazione del capitolo precedente, insomma si rischia di far confusione e perdersi molto velocemente.
Io mi sento di dire e puntualizzare che alcuni libri hanno davvero bisogno di un editing, della correzione di bozze. La storia contiene del potenziale, potrebbe essere davvero una bella storia intrigante ma purtroppo così scritta come ora perde tutto il suo valore. Sono presenti errori grammaticali, di battitura, uno stile imperfetto e una narrazione frettolosa.
Sinceramente non so dare un'opinione precisa per affermare se mi è piaciuto oppure no, tutto sommato non è stata una brutta lettura ma l'unica cosa che mi ha invogliato ad arrivare fino alla fine è stata l'introduzione e il fatto di voler ricostruire il puzzle della storia.
Sono stati affrontati, se così si può dire, molti temi importanti: la sottomissione della donna, in un certo modo anche la violenza sia sulla donna che per invidia e rancore, il rapporto tra schiavitù e potere, l'omosessualità. Tutti temi importanti e di un certo spessore ma davvero poco approfonditi se non approfonditi affatto. Vorrei argomentare molto su questi temi e il perché sono stati affrontati male e superficialmente ma potrei farvi spoiler e raccontarmi precisamente o quasi tutto il libro.
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