Recensione - Nessuno uccide la morte

Nessuno uccide la morte

Mazzacani sulle tracce di Colucci
di Leonardo Palmisano
|cliccate sul titolo per acquistarlo|

Editore: Fandango Libri
Genere: Giallo
Data di uscita: 29 agosto 2019
Copertina flessibile
286 pagine
Prezzo: €17,50 cartaceo - € 9,99 ebook

Trama
È quasi Natale quando Elia Colucci, camorrista malato di Sla, sparisce mentre sta andando a incontrare in una valle della Calabria gli 'ndranghetisti, con cui deve discutere del futuro di Tamburi, il rione di Taranto di cui è a capo, l'unico rimasto fedele alle famiglie napoletane. Ad accompagnarlo il suo giovane fidanzato Matteo Maltempo che in Valle d'Itria gestisce un commercio illegale di alcolici sotto la copertura di una comunità spirituale. Dopo quell'incontro, di Colucci si perdono le tracce, mentre di Maltempo viene ritrovato il cadavere che porta i segni inequivocabili di una tortura violenta, quasi si fosse trattato di un omicidio rituale. Carlo Mazzacani è stato costretto a rimanere in Sardegna, lontano dal suo compare Luigi Mascione, ma alla notizia della scomparsa di Elia decide di tornare: Elia è un amico, quando il bandito è stato in pericolo lo ha sempre aiutato. Mentre camorristi e 'ndranghetisti cercano di spartirsi la Valle d'Itria e la procuratrice Buonamica collabora con la Pm di Catanzaro per venire a capo dell'assassinio di Maltempo, Mazzacani si mette alla ricerca di Elia, determinato a trovarlo prima dei suoi molti nemici e prima delle forze dell'ordine. Ma qualcosa in quello che scopre non lo convince, la chiave per risolvere questo caso è nascosta tra i trulli della comunità con cui faceva affari Maltempo e tra i segreti della sua guida spirituale, una misteriosa vecchia signora di nome Alina Desiati. Con "Nessuno uccide la morte" Leonardo Palmisano ci regala la seconda avventura del bandito più scorretto, più ricercato e più leale della letteratura italiana. Un thriller su amore e amicizia.

[La recensione non contiene spoiler né di questo capitolo né del primo, si può leggere sia il libro sia questo post anche senza aver letto Tutto torna.]

Recensione
Nessuno uccide la morte è il secondo capitolo che coinvolge il bandito Mazzacani. esiliato in Sardegna per la sua collaborazione con le forze dell'ordine. E ritroviamo anche tutti gli altri protagonisti come Elia Colucci, camorrista tarantino, Matteo Maltempo, capo di un gruppo di contrabbandieri di superalcolici nella Valle d’Itria, Teresa Buonamica, capo della DRAP (Direzione Regionale Antimafia di Puglia), Gianluca Carlucci, agente della DIA (Direzione Investigativa Antimafia pugliese), Luigi Mascione, soprannominato “il gigante”, della Banda dei Santi e amico di Mazzacani.
(Clicca qui per leggere la recensione di Tutto torna, il primo libro della serie.)

Tutto torna mi aveva deluso, lo avevo trovato troppo lento e poco scorrevole e noioso anche se scritto davvero bene. Questo secondo libro l'ho trovato più coinvolgente anche se ancora una volta con il ritmo lento.

Elia Colucci, un camorrista tarantino a capo della città, si ammala di SLA e invece di incontrare gli 'ndranghetisti in Calabria, sparisce. E il corpo del suo amante, Maltempo, viene trovato mutilato e torturato in maniera disumana.
Dopo il ritrovato si pensa che anche Elia avesse fatto la stessa fine; tutti si mettono alla sua ricerca perché avevano un tornaconto personale; compreso Mazzacani, che decide di lasciare l'isola e andare a cercare la verità, sperando di trovarlo prima degli altri, spingendosi fino in Lussemburgo.

Nel complesso la storia ci mostra un uomo, Carlo Mazacani, a cui non è rimasto nulla da perdere, un cane sciolto che aiuta le forze dell'ordine per non andare in carcere ma che ancora gioca a fare il mafioso. E vengono messe in luce le varie organizzazioni criminali tra  Napoli, Calabria, Puglia e Albania, quest'ultima importa in Italia gli stupefacenti.

Attraverso la figura di Elia e del suo amante, Matteo Maltempo, viene tirato in causa il tema dell'omosessualità che sarà parte integrante della narrazione anche se non è stato approfondito, ma questo non presenta lacune, altrimenti il lettore sarebbe stato tediato da parentisi tematiche che non avrebbero avuto nessuna rilevanza all'interno della storia.

Nessuno uccide la morte si può leggere anche senza aver già letto il primo capitolo, ma è anche vero che con la mancanza della lettura di Tutto torna il lettore potrebbe non comprendere totalmente alcune dinamiche.

Come vi ho anticipato all'inizio, il libro non mi ha particolarmente entusiasmato. L'ho trovato meno piatto rispetto al primo capitolo ma comunque nessun colpo di scena eclatante. Non ero attratta dalla storia come una calamita, ma l'ho letto con più piacere rispetto al primo e ho sentito un maggior coinvolgimento.

L'autore
Leonardo Palmisano (Bari, 1974), etnografo e scrittore, insegna Sociologia Urbana al Politecnico di Bari. È autore del romanzo Trentaquattro (Premio Eboli 2011), delle inchieste Arrivare per restare? La presenza straniera in Puglia, La Città del Sesso. Dominazioni e prostituzioni tra immagine e corpo, Dopo di Lui. Cosa sarà dell’Italia dopo Silvio Berlusconi; e dei saggi Palombella Rotta, un decalogo per la sinistra in piena crisi e Nessuno tocchi la Puglia Migliore. È sceneggiatore e attualmente redattore per www.sulromanzo.it; ha scritto per il manifesto, Liberazione, AlfaBeta2 e NarcoMafie.

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5 commenti:

  1. Non è il mio genere, ma devo dire che questa recensione del secondo volume mi ha incuriosita

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  2. Purtroppo i gialli non fanno ancora per me, nonostante la tua magnifica recensione

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  3. Nonostante legga qualche giallo, questo non fa proprio per me.

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  4. I gialli non sono il mio genere, purtroppo ci ho provato e non andiamo particolarmente d'accordo

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  5. Per quanto i gialli polizieschi mi incuriosiscono, questo libro non mi ha particolarmente colpito, non credo che lo leggerò.

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