I suoi libri:
Any Man, uomini semplici in storie fantastiche
Angeli, Diavoli e Zombie
Dreamworld: Io, Katy e Lupo
- Chi è Carlo Francesco Zappulla?
Fin da piccolo i miei genitori mi hanno insegnato ad amare la lettura, soprattutto permettendomi di scegliere quali autori e generi leggere. Ecco perché non smetterò mai di ringraziarli. Sono cresciuto leggendo Stephen King, Clive Barker, Edgar Allan Poe e Lovecraft. Questi autori mi hanno sempre accompagnato spaventandomi. Naturalmente leggo molti altri generi, seguo anche altri autori, ma i primi che ho citato sono quelli che mi hanno aiutato ad apprezzare la lettura, a non smettere mai di leggere.
- Dove nasce la passione per la scrittura? Quanti libri hai pubblicato?
In realtà è nata un po' per gioco. Non dimenticherò mai quel giorno di agosto: era il 1999 e lavoravo a La Spezia. Il giorno dell'eclissi solare ho iniziato a scrivere il racconto L'edificio, di genere horror. Alla mia ragazza piacque così tanto, che mi chiese di proseguire con altre storie. Le piaceva molto l'atmosfera che riuscivo a creare, anche i personaggi che popolavano quella storia.
Comunque, nel 2005, vedeva la luce il mio primo libro: Un uomo qualsiasi, una raccolta di racconti.
Successivamente mi hanno pubblicato altri quattro libri.
- Dreamworld parla dei sogni premonitori, cosa ti ha suggerito questo tema?
Parecchi anni fa uscì una saga molto interessante: Final Destination. Sono cinque film che si basano su sogni premonitori e successiva fuga dal piano della Morte. Questa era la base su cui avevo iniziato a scrivere il romanzo. Però, già dal primo capitolo, la storia iniziava a diventare più complessa, partendo dai tre personaggi protagonisti. Dopo il secondo capitolo – la scoperta di un'agenzia non governativa – il romanzo si è fatto più interessante, per me che lo stavo scrivendo.
- Quanto credi nei sogni?
Premetto che sono molto affascinato dai sogni e ne faccio spesso. Il più delle volte riesco anche a ricordarli fin nei minimi particolari. Ora, non posso dire di aver fatto sogni premonitori, ma strani e con spunti interessanti, questo sì. A volte sono anche riuscito a ricordarli e scrivere appunti per future storie.
- Nel libro ci sono scene d'azione degne di una spy – story americana, quali sono le tue fonti?
Intanto grazie per queste bellissime parole, ne sono lusingato.
Ho iniziato a scrivere Dreamworld nel 2009, terminandolo nel 2016. Ho avuto circa tre anni di blocco completo, solo perché temevo di non poter terminare da solo questo romanzo. In effetti mi sono sottovalutato. Ho sempre apprezzato anche generi di fanta – politica a sfondo militare, quindi autori come Tom Clancy e Andy McNab mi hanno un po' ispirato. Senza contare le ore di ricerca su siti specialistici in armi e tattiche anti terroristiche. Ho anche guardato con curiosità moltissimi documentari su truppe di Elite più importanti al mondo.
Una volta trascritta una mole infinita di appunti – parlo di intere agendine di appunti – mi sono messo a trascrivere romanzo e tutto quello che ho assimilato negli anni. Sono passioni minori che mi aiutano a scrivere al meglio, per lo meno questo è il mio intento.
- Lupo è un personaggio meraviglioso, si denota la tua passione per i cani, quanto ti sei divertito a dargli una voce e un carattere, insomma a creare un personaggio?
A sei anni ho avuto un cocker nero, che è cresciuto con me per dodici anni. Ho sempre amato i cani e so che danno tutto l'amore incondizionato a chi amano. Per nove anni ho vissuto con Max, che per quattro lunghi anni mi ha assistito nella Protezione Civile Unità Cinofile. Cane e Conduttore sono una coppia in simbiosi, che “lavorano” per la comunità cercando di dare sempre il meglio. Il cane, per fare qualsiasi cosa, deve farlo per gioco, assieme al partner. Quindi i legami diventano più forti e più sinceri che mai. E Max, credetemi, mi ha aiutato tantissimo durante la stesura del romanzo. Era la fonte di ispirazione per immaginare un Husky come Lupo. E' stato bello anche immaginare i dialoghi fra i due.
- Quanto dobbiamo aspettare per il continuo e dove sarà ambientato?
A gennaio 2019 avevo iniziato a scrivere Magic Warehouse – Questi mobili che magia, arrivando a scrivere il terzo capitolo. A un certo punto ho ricevuto molte mail e messaggi privati in cui mi chiedevano del seguito di Dreamworld. A parte l'enorme piacere sul fatto che piaccia, ho subito pensato di fermarmi con l'altro romanzo e di riprendere le avventure di Donovan, Lupo e i Dreamer. Quindi sappiate che ci sto lavorando e che l'ambientazione sarà italiana. A Roma per l'esattezza.
Tutte queste domande le ho trovate interessanti e mi sono divertito a rispondervi.
Grazie anche per l'intervista sul canale de I Letterati.
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Ho letto la recensione del libro e ne ero rimasta colpita, anche l'intervista all'autore mi è piaciuta particolarmente.
RispondiEliminaIntervista davvero interessante non conoscevo questo autore
RispondiEliminaNon conoscevo questo scrittore, ma devo dire che m'ispirano quasi tutti i suoi libri, in particolare Dreamworld.
RispondiEliminaNon conoscevo questo autore e devo dire che adesso sono molto curiosa di leggere qualcosa di suo, soprattutto Dreamworld sembra davvero interessante!
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