Recensione - Tre serbi, due musulmani, un lupo

Tre serbi, due musulmani, un lupo

di Luca Leone e Daniele Zanon
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Casa Editrice: Infinito Edizioni
Genere: Romanzo storico
Data di uscita: 7 marzo 2019
Copertina flessibile
296 pagine
Prezzo: €15 cartaceo - €6,99 ebook

Trama
A Prijedor, in Bosnia Erzegovina, in quella che oggi si chiama Repubblica serba di Bosnia (Rs), nella primavera-estate del 1992 succedono cose spaventose. Sembra d'essere tornati ai tempi del nazismo. Gli ultranazionalisti serbo-bosniaci vogliono sradicare i "non serbi" attraverso due strumenti: deportazione e omicidio. Vengono creati per quest'ultimo scopo tre campi di concentramento. Che ben presto diventano luoghi di uccisione di massa. Nomi tremendi: Omarska. Keraterm. Trnopolje. In quest'ultimo luogo - composto da una scuola, una casa del popolo e un prato - vengono recluse tra le quattromila e le settemila persone. È a Trnopolje, nel maggio del 1992, che è ambientata la storia raccontata da questo libro. Una storia di fantasia, ma poggiata su solide basi storiche e di testimonianza. Un libro che non è solo un romanzo ma anche un reportage di quanto accaduto troppi pochi anni fa e troppo vicino a noi, per non sapere. Prefazione di Riccardo Noury.

Recensione
I protagonisti sono cinque ragazzini e un lupo: Jelena, una ragazza serba, e il suo lupo Vuk, Emina e Faris, gemelli musulmani, Milorad e Zatlan, due serbi.
Jelena vive con la nonna, la mamma è morta quando lei era molto piccola e il padre l'ha abbandonata. Vuk, il lupo, è un regalo da parte del padre per un compleanno. Zatlan ha un padre e un fratello molto aggressivi e la madre è sottomessa alla forza del marito. Emina e Faris essendo musulmani vengono coinvolti nella deportazione. Milorad è un ragazzone enorme e ha problemi nel parlare bene.
Tra di loro c'è un forte legame di amicizia nonostante siano molto diversi tra loro e pagina dopo pagina i tratti distintivi delineano alla perfezione ogni protagonista. 
Hanno 13 anni e a questa età dovrebbero essere spensierati, andare a scuola e giocare, ma la loro terra, la Bosnia, non è in un periodo tranquillo: nella primavera-estate del 1992 sembra essere tornati al nazismo, alla pulizia etnica, alla violenza, lo stupro etnico ai danni di donne e bambine.

La storia nel romanzo funge da testimonianza, ma non è tratta da eventi realmente accaduti. Per certo i fatti storici sono reali. Nell'ultimo capitolo viene riportata la testimonianza di Alma K.A. e i fatti reali, i quali sono documentati. Nel maggio 1992 la Repubblica serba di Bosnia con marmaglia paramilitare serbo-bosniaca, serba e russa organizza campi di concentramento in tutta la Bosnia sotto controllo militare serbo-bosniaco. I tre campi di concentramento più importanti erano localizzati vicino Prijedor: Trnopolje, Keratem e la miniera di minerale di ferro di Omarska.

Il romanzo tramite la sua storia ci fa tornare nel secolo scorso e suscita emozioni molto forti, scuotendo l'animo del lettore al pensiero di cotanta disumanità che si è ripetuta tragicamente per la seconda volta. 
Fin dalle prime pagine si iniziano a vedere i primi cambiamenti drammatici. Inizialmente sono solo voci, avvenimenti strani e ambigui che fanno alimentare terribili presentimenti. I quali non sono affatto sbagliati e da un momento all'altro diventano reali, travolgendo i ''non serbi'' del Paese.

La storia è narrata dal punto di vista dei ragazzi che sono tutti coinvolti come protagonisti o spettatori dei vari eventi. Sono giovani ma trovano grande coraggio per opporsi alla guerra e tornare alla pace. Il loro coraggio, la loro forza d'animo e le loro azioni lanciano un forte messaggio basato sulla pace, il rifiuto della guerra e della violenza, sull'agire e sul non restare in silenzio, abbassando la testa. Oltre questo sostengono i valori di amicizia, libertà e uguaglianza. Il messaggio e gli ideali ci accompagnano per tutta la narrazione, ma li possiamo focalizzare tutti insieme in un preciso istante: quando iniziano i primi rastrellamenti e le deportazioni su camion da bestiame, Emina e Faris vengono presi e caricati su uno dei camion, quindi condannati a morte. In quel momento i ragazzi decidono di agire affiancati da Vuk, il lupo. Non sono armati, non sanno esattamente cosa fare e come agire. Come possono contrastare quegli orrori? La determinazione e il coraggio qui giocano un ruolo fondamentale.

A volte il romanzo potrebbe sembrare davvero poco realistico. Come fanno cinque ragazzi e un lupo a contrastare gli orrori della guerra? Come è possibile che armati solo di fionda riescono a vincere militari armati di fucili? Ma è davvero così importante soffermarsi su questo? Beh no, davanti a un romanzo del genere bisogna soffermarsi sugli avvenimenti storici, su quello che è successo in un passato non troppo lontano. Bisogna soffermarsi sul messaggio e i valori che vengono trasmessi dal libro.

Un libro drammatico che contiene una storia dolorosa e l'orrore di cui gli uomini sono capaci. Una storia ricca di giusti valori: amicizia, coraggio, lottare per una buona causa, contrastare e fermare gli abomini.

Tre serbi, due musulmani, un lupo è nato come un libro per ragazzi ma è adatto anche a lettori adulti. Un romanzo che pone l'attenzione su un passato orribile e temibile. Da leggere, per non dimenticare.

Gli autori

Luca Leone, giornalista professionista, è nato il 20 agosto 1970 ad Albano Laziale (Roma). Ha scritto o scrive, tra gli altri, per Liberazione, Avvenimenti, Internazionale, Modus Vivendi, Il Venerdì di Repubblica, Popoli e Missione, Medici Senza Frontiere, Galatea, Vita, Misna.

Daniele Zanon (1972), sceneggiatore e regista, vive a Cittadella (Padova). Collabora con molti studi di produzione video, tiene corsi di scrittura creativa nella realtà delle scuole medie e superiori e ha lavorato in ambienti educativamente critici come il carcere minorile e le comunità di recupero. Laureato in Scienze Religiose, insegna in un liceo della provincia di Padova. Con Infinito edizioni ha pubblicato Mass Games (2014), Nina nella grande guerra (2015), Il Battaglione bosniaco (2016), L’oro del Congo (2017), Fuga dalla Corea del Nord (2018), L’ultimo barile (2018), Tre serbi, due musulmani, un lupo (con Luca Leone), 2019.

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6 commenti:

  1. Non lo conoscevo questo romanzo! Dalla trama sembra davvero molto carino 😊😊

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  2. É un libro che va letto sicuramente, per conoscere ciò che é successo e per non dimenticare, per evitare che ciò possa accadere nuovamente.

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  3. È un libro che deve essere letto, ma ammetto che con questo genere di libri faccio sempre una fatica assurda durante la lettura. Spero, un giorno di leggerlo con calma

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  4. ho sentito solo pareri positivi riguardo questo libro e tu mi hai trasmesso altra positività. Quindi lo aggiungo subito in wl

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  5. Ho già visto questo libro in giro ma purtroppo non mi ha colpito

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  6. Ne ho sentito parlare molto bene e visto molto in giro su ig, mi intriga ma non so se sia il mio genere...

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